In passato Apple aveva messo a disposizione uno strumento per contrastare i furti di iPhone: "Trova il mio iPhone" (di cui avevamo parlato 1, 2 e 3). In pratica, la procedura era utile solo per i furti commessi da "non professionisti". Coloro che la sapevano "lunga" riuscivano a bypassare questa funzione. Era sufficiente spegnere, subito dopo il furto, il dispositivo e poi resettarlo da spento tramite un computer.
Adesso, con il nuovo sistema operativo iOS7, per resettare un iPhone è necessario avere la password dell'account Apple Id. Il ladro quindi non potrà ripulire un iPhone per rivenderlo né tanto meno disabilitare il servizio "Trova il mio Iphone" che ora è obbligatoriamente protetto dalla stessa password dell'account Apple Id. Il legittimo proprietario invece può cancellare (da remoto) i dati privati dal dispositivo senza che però iPhone possa essere "ripulito" dal ladro.
Visto il costo di questi dispositivi è un'ottima notizia che funziona da deterrente contro i furti.
Rimane però assurdo il fatto che non sia possibile (in automatico) bloccare, a livello di operatore di telefonia mobile, un qualsiasi telefono rubato tramite il codice seriale IMEI del telefono. In teoria, basta comunicare al proprio operatore il furto (con tanto di denuncia) per bloccare automaticamente SIM e telefono. Il telefono viene inserito in una black list e tutti gli operatori lo rifiutano appena tenta di connettersi con una qualsiasi SIM (segnalando i dati della SIM e la posizione geografica). Purtroppo il sistema non funziona in maniera automatica e non vale fra operatori di diversi stati.... con grande soddisfazione dei ladri.
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